Triennale Milano
Foto di Sonia Ponzo
Concerto

II string Quartet Morton Feldman

Quartetto d'archi di Torino
4 maggio 2024, ore 18.00
Durata totale: 6 ore (con possibilità di entrare e uscire dalla sala liberamente)
Uno degli ensemble più interessanti della scena contemporanea porta sul palco di FOG 2024 una performance diversa da ogni tipo di concerto. II string Quartet di Morton Feldman, concepito nel 1983, è un’opera culto della musica contemporanea, una sfida per chi ascolta ma soprattutto per chi suona. Il Quartetto d'Archi di Torino è fra i pochissimi al mondo a eseguirlo integralmente, per una durata complessiva di sei ore in cui il pubblico viene condotto in un viaggio monumentale e minimale, dove la musica diventa gradualmente parte dell’ambiente e il tempo viene sospeso in ipnotiche variazioni. Un movimento unico, una porta da cui scrutare e ascoltare l’infinito.
Nato nel 1990 grazie a Piero Farulli, Andrea Nannoni, Milan Skampa e György Kurtág, oggi è formato da Umberto Fantini, Manuel Zigante, Edoardo De Angelis e Andrea Repetto. Il Quartetto d'archi di Torino si esibisce oggi nelle più importanti stagioni concertistiche e festival internazionali, e le sue interpretazioni vengono regolarmente trasmesse in Italia e all'estero. La notorietà presso il grande pubblico è dovuta alla realizzazione della colonna sonora del film di Gabriele Salvatores Io non ho paura, composta da Ezio Bosso nel 2002, e alle collaborazioni con importanti cantautori italiani, come Vinicio Capossela e Dario Brunori.
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Info
In collaborazione con: GAM Galleria d'Arte Moderna di Milano Il concerto avrà una durata totale di 6 ore, dalle 18.00 alle 24.00. Il pubblico può assistere alla performance per il tempo che desidera. È possibile entrare e uscire dalla sala liberamente.
Crediti
violini: Edoardo De Angelis, Umberto Fantini viola: Andrea Repetto violoncello: Manuel Zigante

Una modella posa all'interno della Mostra di oggetti per la casa (o Mostra Oggetti d'uso), nel Padiglione USA progettato dagli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers
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Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
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Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
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Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
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